PACE e NONVIOLENZA

Il Cipax e le altre associazioni firmatarie hanno deciso di dedicare il corso annuale 2010/11 al tema della pace e della nonviolenza, per farci guidare dalla testimonianza dei Maestri – quali Tolstoj, Capitini, Panikkar e Vinay; per approfondire esperienze critiche, come quelle in Colombia, in Iran e nella terra dei Palestinesi e degli Israeliani; per riaffermare l’attualità e il valore dei metodi nonviolenti, come insegnato dal Movimento delle donne.

 

ITINERARIO PER LA GIUSTIZIA, LA CONVIVENZA E LA PACE

di Adel Jabbar

Nell'Islam - come in altre religioni o correnti di pensiero - sono emerse delle figure che hanno svolto un ruolo fondante nella diffusione della pratica della non violenza, ne è un esempio importante Abdul Ghaffar Khan, chiamato Badshah Khan1, il quale, entrato in contatto con Gandhi
e con altri pensatori musulmani indiani, ne assorbì l'influenza e si impegnò per la difesa dei diritti delle persone meno abbienti investendo molte energie fin dall’inizio della sua ricerca nell'ambito dell' istruzione, considerata la via prioritaria per la conquista della libertà.

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Pace e Nonviolenza - di Fabrizio Truini
Il secolo scorso è stato uno dei più tragici della storia, ma insieme alle guerre mondiali, con efferatezze inenarrabili e orrori indicibili, ha fatto scoprire grazie ad alcuni uomini profetici, ma anche a tante esperienze, l’antidoto alla violenza: la nonviolenza.


Fabrizio Truini, Aldo Capitini. Le radici della nonviolenza

Non è dunque un nome assolutamente nuovo, ma rimane nuovo per noi: a noi infatti oggi spetta l’attuazione di quella filosofia o concezione di vita, racchiusa in quella parola, nelle mutate situazioni della storia.
La pace cammina sulle nostre gambe.
Ecco perché un cantiere di pace, quale vuol essere il Centro interconfessionale per la pace, insieme ad altre organizzazioni pacifiste, desidera riscoprire la valenza di quella parola, d’altra parte ‘antica come le colline’ secondo quanto già diceva Gandhi, che è stato il maggior teorico-pratico della nonviolenza.
E’ poi evidente che un’associazione come il Cipax, che ha come le altre l’intento di promuovere il dialogo interreligioso e intraculturale, ritrovi nelle radici religiose - il miglior terreno della nonviolenza, così come insegnato oltre che da Gandhi anche da Tolstoj e in Italia da Capitini.
Per questa ragione il corso di quest’anno ha voluto prendere le mosse dall’esempio e dal pensiero di due maestri, in occasione di due importanti anniversari: il centenario della morte di Tolstoj e il cinquantenario della prima Marcia della Pace promossa in Italia da Capitini nel 1961.

Ma la nonviolenza non è tanto una questione teorica e l’impegno di soli individui, anche se molto importante, come abbiamo potuto apprendere da quel mistico della pace e della nonviolenza quale è stato Raimon Panikkar. E’ la persuasione e l’attiva collaborazione di gruppi e possibilmente di popoli interi: per questo si vogliono apprendere le esperienze comunitarie di nonviolenza in Colombia, in Iran e nella terra dei Palestinesi e degli Israeliani. Ma non si può dimenticare la lotta alla mafia che in Italia sommuove religione e politica come ha insegnato Tullio Vinay.
Né si poteva dimenticare la più vasta e profonda esperienza nonviolenta portata avanti dalle donne negli anni della nostra storia.
Questo in estrema sintesi il percorso indicato dal Cipax e dalle altre associazioni per essere un luogo teologico e politico di pace dove si possono ascoltare racconti di vita nonviolenta, scambiare esperienze di lotta amorevoli e determinate, e soprattutto progettare e costruire il futuro per un mondo nuovo quando ‘giustizia e pace si baceranno’.

Fabrizio Truini, laureato in Giurisprudenza e Teologia morale; specializzato in Filosofia del Diritto e della Politica.
Borsista e ricercatore all’Università ‘La Sapienza’ di Roma.
Autore e curatore in RAI di programmi culturali e responsabile delle Rubriche Religiose di Raiuno. Coordinatore di Pax Christi Roma, socio fondatore  e attuale presidente del Cipax.

Ha scritto due libri: una biografia ragionata di ‘Aldo Capitini. Le radici della nonviolenza’ (2ª edizione: Il margine, Trento 2011) e ‘La Pace in Tommaso d’Aquino’ (Ed. Città Nuova Roma 2008).