Una Pasqua
inedita
Piazza San Pietro è vuota, le chiese sono
chiuse. In modo analogo è chiusa la Mecca, città santa per i
musulmani,e anche la ka’ba,verso la quale più di un miliardo di
persone, si rivolgono per pregare 5 volte al giorno dai 4 angoli
della Terra.
Quei 4 angoli, che sono stati benedetti, in modo inedito, da papa
Francesco, venerdì 27 marzo scorso da una piazza vuota, sotto la
pioggia. Una preghiera cristiana, si, ma, rivolta a tutto il mondo,
e condivisa dalla comunità islamica. Cosa sta succedendo?
Sincretismo? Oppure una comunione di preghiere per il bene
dell’unica comunità umana, oggi minacciata da un nemico comune, che
colpisce la nostra razza, senza distinguere tra le appartenenze
religiose, etniche, nazionali o sociali, che ha come obbiettivo la
distruzione del genere umano. Oggi più che mai, l’umanità deve
riconoscersi una sola comunità, collaborando insieme. Un cammino,
già avviato il 4 febbraio del 2019, tra il vescovo di Roma e l’imam
della millenaria università di al Azhar, sulla scia del santo
dell’unità, Francesco di Assisi, un cuore e una mente capaci di
capire, cogliere, sentire l’unità tra il cielo e la Terra, tra il
fuoco e l’acqua chiamandoli sorella! fratello!
L’unità è il centro della teologia islamica: Al Tawhid, un
monoteismo che intende guidarci verso la lettura armoniosa e
interconnessa di tutto, un solo Maestro, un solo Signore che crea e
sostiene tutto. Al hamdullillah rabbil alamin è l’inizio del Corano
e la preghiera costante dei musulmani: “lode e gratitudine a Dio,
Maestro dei mondi”
Una Pasqua inedita, ma Gesù Cristo non è inedito nel Corano. Già la
madre, la vergine Maria, ha un ruolo unico nel testo: ”l’eletta del
Signore su tutte le donne dei mondi”. Il Verbo di Dio, Kalimat
allah, il Suo Spirito, Ruhon minh, ha una realtà e una vita solenne
e un nome, prima di venire nel mondo, un nome scelto e presentato
dallo stesso Signore: ”Quando gli angeli dissero: - O Maria, ecco che
Dio ti annuncia un Verbo da parte sua: il suo nome è Cristo, Gesù
figlio di Maria, benedetto in questo mondo e nell’altro -”
Giustamente il 25 marzo è stata nominata festa nazionale in Libano,
festeggiata da cristiani e musulmani. Un solo Signore che annuncia
l’arrivo del Verbo alla sua amata ed eletta Maria, madre
dell’armonia, della sapienza e dell’unità.
La morte del verbo, Kalimat allah, Gesù figlio di Maria, nel Corano,
è avvolta nel mistero.
Come potrà mai essere ucciso e annientato il verbo vivo di Dio? “No,
sono stati abbagliati dal mistero, no, non è stato ucciso, ma
innalzato presso Dio”
'bal rafa’ah ullah ilayh' ;
Il Verbo vivo torna al Vivo. La Vita vince, la morte non è l’ultima
parola, ma Dio e il suo Amore.
Attar il mistico e poeta persiano del XIII secolo compose un
brano, sull’analogia della croce di Gesù e la croce di al Hallaj
.
Una Pasqua inedita, in silenzio, senza la via crucis percorsa dal
popolo. Un silenzio, vissuto nella volontà di Dio, potrà far parlare
lo Spirito che soffia dove vuole per creare e portare pace, luce e
misericordia.
Shahrazad Houshmand
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