Costruire il terreno su cui ricominciare
Pasqua … Resurrezione .. forse proprio questa situazione estrema ci
farà quest’anno vivere a pieno il loro senso. Niente vacanze, niente
feste allargate. La dimensione stretta ridurrà anche l’enfasi sulla
cucina e i dolci. E il risalire dall’abisso della Passione credo che
lo capiremo e lo sentiremo in modo più profondo. Non dimentichiamo
di pensare a tenere viva la socialità. Le connessioni online,
problematiche, farraginose, insoddisfacenti certo nella loro
immaterialità – quanto ci mancano un abbraccio, una stretta di mano,
un bacio - ci stanno però comunque aiutando a non perderci fra noi.
I fili dei rapporti emotivi, intellettuali, politici, di fede non si
sono spezzati per l’isolamento fisico. Continuiamo a curare che
restino saldi. È il tempo di costruire il terreno su cui
ricominciare, appunto, magari in modo nuovo e con una consapevolezza
diversa. E non dimentichiamo il nostro modo attivo di vivere
l’impegno di fede, non facciamo mancare la nostra solidarietà a chi
davvero è stato atterrato: le fasce sociali deboli da sempre, ma
anche chi vive in aree del mondo e situazioni in cui si è totalmente
esposti e senza aiuti. Ci sono tanti modi per farlo, anche da casa.
Siamo sorelle e fratelli di tutti, più che mai in un’emergenza così
grande.
Cristina Mattiello – Direttora del CIPAX
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Costruire insieme un nuovo mondo
Trentasette anni fa, quando iniziammo il Cantiere di pace del Cipax,
vivevamo in una stagione mondiale molto simile a quella attuale. La
corsa agli armamenti nucleari accelerata con l'installazione dei
missili a testa nucleare a Comiso, in Sicilia, minacciava il nostro
mondo. Ricordo il manifesto pacifista americano "Nuclear holocaust
can be in every moment". Si parlava di "olocausto nucleare"
possibile in ogni momento. Si mobilitarono iniziative pacifiste in
tutto il mondo e in tutte le religioni. Il vescovo pacifista Raymond
Hunthausen di Seattle negli Stati (base dei sommergibili dotati di
missili atomici cruise) scriveva sotto il disegno di Cristo in croce
sul fungo nucleare: "i nostri preparativi di guerra nucleare sono la
crocifissione globale di Gesù”. Noi iniziavamo la "via Crucis" di
fronte alla base nucleare dei missili cruise a Comiso, in Sicilia.
La ripetemmo per dieci anni. Quei missili non ci sono più e la
guerra nucleare si è allontanata. Oggi però un'altra "crocifissione
globale” di Cristo nell'umanità ci sta minacciando ed angosciando.
Non potrebbe essere l'occasione di costruire insieme un nuovo mondo
dove regnino "pace e bene"?
Gianni Novelli -
Fondatore del Cipax
